a cura di Rino PANETTI

Febbraio 2018

MAGICAMENTE

UNA MAGIA LUNGA TRENT'ANNI

Lezioni di vita

magia

Ora che il 2017 è terminato posso dirlo: quello appena trascorso è stato per me un anno “speciale”, come lo sono tutti quelli che segnano anniversari “rotondi”.
Il 2017 ha segnato trenta anni dalla mia ammissione al Club Magico Italiano, l’associazione di cui fa parte la crema della magia in Italia.
Era il 1987: come non ricordare i miei occhi dilatati, il respiro sospeso, il tremore nel ricevere quella prima tessera.
E poi, ottobre di quell’anno: come dimenticare l’ingresso al Congresso Nazionale...vedere tutti lì i personaggi che fino a quel momento ero riuscito a contemplare solo attraverso lo schermo della TV. Sotto i miei occhi Silvan, poco più in là Tony Binarelli che al solito (avrei scoperto dopo) scherza con qualcuno, Alexander compassato e gran signore. Erano tutti lì...ed io con loro.
Ma le coincidenze non finiscono qui. Esattamente 10 anni prima, nel 1977, entrai in possesso del Manuale di Silvan, il primo passo per dare concretezza a una passione che mi accompagna da quando ho memoria di me.
Ed ora, dunque, a distanza di 30 (anzi, 40) anni, cosa ne è di questo mio cammino nella magia?
Scrivere questo articolo per Format mi ha portato a stilare un bilancio... e devo dire che ripercorrere i passi di tanto in tanto fa bene. Ecco alcune delle orme che ho ritrovato in questo veloce sorvolo: scrivo per le due più importanti riviste magiche italiane (“Magia Moderna” e “Magia”); nel 2011 ho vinto a Saint Vincent il premio per la migliore idea creativa dell’anno all’interno del Congresso più prestigioso al mondo (Masters of Magic); nel 2015 ero nel cartellone ufficiale del Campionato del Mondo di Magia (3500 partecipanti, solo una cinquantina hanno avuto l’onore di essere nel programma ufficiale); ho pubblicato tre libri, nati intorno alla magia (se pur poi per spaziare oltre); ho conosciuto tutti i grandi della magia mondiale, e alcuni di loro mi onorano della loro amicizia e stima; ho avuto la possibilità di esibirmi su Raiuno con Giancarlo Magalli e al Maurizio Costanzo Show; ho unito management e magia in un modo unico ed ho portato la magia nei luoghi più impensati (università La Sapienza, Convegni per gelatieri, scuole, enti pubblici come la Camera di Commercio di Perugia, ecc. ecc.); e tanto altro ancora.

Ma tutto questo è poca cosa, se non fosse affiancato dalle esperienze umane vissute, le opportunità di mettermi alla prova continuamente, di sfidare il mio modo di essere. Cosa sarei stato, senza la magia? Non è stato forse l’illusionismo a portarmi per primo fuori dalle rassicuranti mura reatine e dai suoi confortevoli schemi mentali per raccogliere sfide che non potevo immaginare solo poco prima? Non è forse stata quella tensione verso asticelle così ”distanti” una componente fondamentale della mia palestra per la vita?
Ed ora, nel cammino che ancora ho da compiere in questa vita, come porterò la “magia” agli altri, come dare concretezza a quel senso di missione che provo nel profondo e che consiste nel condividere con più persone possibili (ad iniziare dai giovani) tutti i doni ricevuti in questi 30/40 anni?
Ebbene, come ho imparato 40 anni fa, basta iniziare: un passo alla volta...

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