di Maurizio Rossi - Se ci fermassimo a pensare come abbiamo vissuto gli ultimi due Natali precedenti, rinchiusi in casa, a volte anche in piena solitudine, ci accorgeremmo di quanto siamo fortunati a viverlo quest’anno senza restrizioni e soprattutto il più vicino possibile ai nostri cari. Una sorta di rinascita, un ritorno alla vita ed alla gioia che solo il Natale sa regalarci.
Ma se parliamo di Natale non possiamo che consigliarvi di visitare il magnifico borgo di Greccio: la culla del Presepe.
Quest’anno, nel piccolo centro in provincia di Rieti, cominceranno i festeggiamenti per gli 800 anni della rappresentazione del primo Presepe con una serie di eventi, concerti, e celebrazioni religiose, che animeranno il cuore di Greccio e dei suoi abitanti coinvolgendo tutto il territorio.
Nel 1209 San Francesco si recò a Greccio per la prima volta riuscendo a mettere fine alle calamità di origine naturali che stavano martoriando quella terra.
Dal 1217, il nobile Giovanni Velita, allora Signore di Greccio, chiese al fraticello di avvicinarsi al Paese per permettere ai fedeli di poter ascoltare la sua parola.
Data la stretta amicizia che si era ormai consolidata tra i due, San Francesco chiese a Giovanni Velita di individuare un luogo immerso nella natura, che potesse fare da sfondo alla rivisitazione del momento della nascita di Gesù.
Il 24 dicembre 1223, a mezzanotte, venne così realizzato il primo Presepe della storia.
Un’occasione per riscoprire un territorio di straordinaria bellezza naturale e artistica e per valorizzare il patrimonio storico e religioso. Ma i festeggiamenti non finiranno qui. È in preparazione, infatti, un ampio programma di eventi che si articolerà dal Natale 2022 per tutto l’arco del 2023. L’iniziativa avrà una portata locale ma anche nazionale e internazionale e vedrà infatti stringere in maniera ancora più forte il gemellaggio con Betlemme.
Vi segnaliamo inoltre che, come ormai da tradizione a Rieti, il Presepe monumentale del maestro Francesco Artese, anche quest’anno sarà esposto all’interno della splendida cornice degli Archi del Palazzo Papale. Si tratta di un’opera unica, frutto delle sapienti mani di numerosi artisti. Il capolavoro regalerà al visitatore una serie di suggestivi particolari dei quattro Santuari della Valle Reatina.
Nello stesso periodo sarà possibile visitare l’orto botanico medievale. Uno spazio verde alle pendici del Palazzo Papale, esteso su una superficie di oltre 500 metri quadri al cui interno si trovano oltre 80 specie erbacee provenienti prevalentemente dalla flora autoctona italiana, selezionate per il loro impiego, per il significato simbolico religioso e per la loro importanza nella storia culinaria, medica e mistica dell’Italia centrale. Una siepe di alloro dividerà l’orto botanico medievale dal “Giardino della Valle del Primo Presepe”, luogo ideale per il riposo dello spirito e del corpo.
Un Natale da vivere, insomma, con le persone più care con un pensiero a chi è nei nostri cuori. Buone feste.