di Rino Panetti - 365. Le letture di questo anno si susseguono, ma qualunque esse siano, al fondo un elemento le accomuna: alla lunga, nel 2020 è emerso ciò che ciascuno di noi veramente è (cosa che non accade su orizzonti temporali più brevi).
Non voglio però soffermarmi su questa considerazione, bensì condividere come il mondo della magia ha affrontato il 2020. Spero vi sia utile.
Pensate: un contesto fatto di persone, strutture, organizzazioni, che ha senso solo se esiste un pubblico.
In un amen, quel mondo si è visto annullare eventi già fissati... tutto.
A quel punto ho assistito a qualcosa di molto interessante e istruttivo.
Coloro (artisti, organizzazioni magiche, Club) che negli anni avevano impostato le loro attività su modalità tradizionali, rodate e, quindi, sicuramente proficue, sono andati immediatamente in affanno.
Contemporaneamente, da un sottobosco silenzioso di cui quasi non si percepiva l’esistenza in tempi ordinari (e se si percepiva, non gli si dava importanza, trattato con sufficienza), sono iniziati a spuntare, e a occupare lo spazio magico sempre più prorompentemente, personaggi e le loro iniziative che facevano leva su 3 fattori: PRIMO: strumenti nuovi per quel mondo.
SECONDO: agilità e qualità di contatti assicurata da altre relazioni, canali, circuiti, nel frattempo costruiti o frequentati.
TERZO: agilità di pensiero e di azione, grazie a dimensioni e caratteristiche più snelle, distanti da certi baronismi.
Grazie a tutto ciò, a un uso sapiente e agile delle tecnologie, il mondo magico ha vissuto tra aprile e agosto una vera e propria rivoluzione.
Non c’è qui lo spazio per raccontarvelo, solo quello per condividere un insegnamento. Quei tre fattori erano noti a tutti ma molti - seduti nella loro zona di comfort - li hanno ignorati, pensando che tanto... Invece lì c’era il segnale di dove stava andando la magia, c’era il futuro. E quel futuro ci sarebbe stato comunque, il covid ha solo accelerato i tempi.
Il messaggio quindi a tutti è: non trascurate i segnali deboli nel vostro settore, quelli lenti, quelli nel sottobosco, perché lì si annidano le vere opportunità…o i maggiori rischi se li ignorate. Scoprite cosa accade sul bordo.
I problemi di oggi derivano spesso da ciò che abbiamo tralasciato in passato.