Controlli di legalità focalizzati sugli interventi di ricostruzione pubblica post terremoto più rilevanti e una serie di atti tipo per agevolare il lavoro delle Stazioni appaltanti: la vigilanza preventiva dell’Autorità nazionale Anticorruzione, che fino a oggi scattava per gli appalti di forniture e servizi, compresi quelli di architettura e ingegneria, di importo pari o superiore a 100mila euro, d’ora in poi si concentrerà sulle procedure sopra ai 215mila euro. Mentre per gli appalti di lavori, la soglia che conduce al controllo preventivo sale da 350mila a 1.000.000 di euro. Sono le principali novità del nuovo accordo che disciplina l’alta sorveglianza Anac sulle procedure legate alla ricostruzione pubblica post sisma del 2016 nell’Italia centrale, presentato oggi a Roma in una conferenza stampa a Palazzo Wedekind. L'accordo è firmato dal Commissario straordinario del Governo alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, dal Presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busia, dal Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, dal Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e dall’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella.
La Struttura commissariale Sisma 2016, con la pubblicazione del nuovo codice degli appalti, ha inoltre aggiornato ed elaborato ulteriori atti-tipo, pre-validati dall’Anac, che le Stazioni appaltanti possono utilizzare per tutta gli affidamenti che riguardano i servizi di progettazione. Il Commissario alla Ricostruzione inoltre potrà chiedere il controllo preventivo dell’Autorità anche sugli interventi previsti nel Pnrr e nel Piano nazionale complementare.
27_07_23