Serata suggestiva quella che ha dato inizio alla sesta edizione del festival "Con Francesco nella valle", organizzato anche quest'anno dall'Ordine Francescano Secolare. In un mix passi celebri dedicati all'amore per l'uomo e per Dio e di immortali arie d'opera, è andato in scena all'ex chiesa di San Giorgio il concerto anteprima del festival: protagonista Silvia Costanzi soprano e la sua Rieti Opera Ensemble.
L'evento si è aperto con la lettura del cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi declamato per l'occasione da Padre Renzo Cocchi, che ha poi introdotto i primi brani del concerto leggendo lo struggente passo della Divina Commedia dedicato a Paolo e Francesca, amanti resi immortali dalla penna di Dante Alighieri. Protagonista poi, sul palco, la grande opera, dal Mefistofele di Boito a Mozart, quindi Puccini, Offenbach ed infine le arie rese immortali dal genio di Giuseppe Verdi, con un ampio spaccato dedicato al Don Carlo e, soprattutto, al Trovatore. In scena, oltre a Silvia Costanzi, i mezzo soprano Anna Simona Santoprete e Desirèe Proietti Lupi; il tenore Mirko Rossetti, il baritono Maurizio De Santis ed il basso Francesco Saverio Pasquetti. Al pianoforte il Maestro Ruggero Russi. Al termine sul palco l'infaticabile Stefania Marinetti che, nel ringraziare artisti e pubblico per la manifestazione della serata, ha ricordato i tratti salienti del festival francescano edizione 2023, in città dal 6 all'8 ottobre prossimi. Tema affascinante ed impegnativo, quello di quest'anno, visto che l'intera manifestazione sarà incentrata sulla "Regola" di San Francesco. Tre giorni in cui la spiritualità del poverello d'Assisi si propone - attraverso il festival - di invadere la città e di pervaderla di quella gioia e speranza di cui Francesco era portatore, nel segno di Gesù Risorto. Ospite d'eccezione del festival, quest'anno, don Maurizio Patriciello, il sacerdote salito agli onori della cronaca per essersi contraddistinto, in zone degradate e tristemente note come Caivano, per la sua lotta alla criminalità organizzata e per il suo sostegno agli ultimi ed ai più poveri, tanto da "meritare" la scorta.
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