a cura di Maurizio Rossi - Quante volte avrete gettato un occhio attraverso gli scorci delle strade che percorrono la nostra provincia pensando che, prima o poi, andrete a visitare quel borgo che avete intravisto solo di sfuggita?
A me capita molto spesso. Sarà deformazione professionale, oppure l’attrazione per qualcosa di bello e misterioso, che di solito offre una passeggiata in luoghi sconosciuti ancora scrigni segreti delle proprie belle e suggestive identità.
Nel cuore della Sabina si erge uno di questi gioiellini: Poggio Catino, con le sue Chiese di Sant’Agostino e di Santa Maria dei Nobili. Senza dimenticare Palazzo Oligiati, dove attualmente risiede il comune e le Terme di Silla.
Nella frazione limitrofa di Catino troviamo le pittoresche rovine del Castello, poste a strapiombo sul fianco meridionale di una profonda dolina.
Con una bella passeggiata si può raggiungere il suggestivo Eremo di San Michele, nascosto in una grotta che secondo un’antica leggenda fu covo di un terribile dragone, sconfitto dallo stesso santo.
Risalendo per alcuni chilometri possiamo incontrare un altro piccolo gioiello della nostra provincia: Roccantica.
Compatto e arroccato e su un colle sotto il Monte Pizzuto, questo borgo è sicuramente uno dei più caratteristici della Sabina dove, in un centro storico fatto di case, scalette, piccole piazze e vicoli, si respira una coinvolgente atmosfera medievale. A tutto ciò aggiungete il meraviglioso panorama che si affaccia verso la sottostante campagna fino al Fiume Tevere e non avrete più scuse per andarlo a visitare.
Concludiamo il nostro giro facendo tappa a Torri in Sabina.
Questo grazioso paese è ricco di testimonianze storiche. Torri in epoca romana era un importante municipium, mentre, in epoca medievale faceva parte dei “castra specialia” della Chiesa, con un sistema difensivo molto efficiente.
I luoghi più importanti che si possono visitare nei dintorni di Torri in Sabina sono le fortezze gemelle di Rocchette e Rocchettine. Qui avrete la possibilità di scoprire uno dei più suggestivi castelli abbandonati del Lazio.
Questi luoghi sono ricchi di eventi culturali e gastronomici e richiamano migliaia di visitatori in tutto l’anno. Purtroppo, vista la situazione che stiamo vivendo, le varie feste, sagre e spettacoli a carattere storico sono stati accantonati in attesa che una normalità costante torni ad abbracciare le nostre vite. Nel frattempo scopriamoli nel loro silenzio e nella loro magia.
Buon viaggio
(da Format Gen-Feb 2022)