a cura di Massimo PALOZZI

Febbraio 2019

POLVERI SOTTILI

TRA IL DIRE E IL FARE

rieti

(di Massimo Palozzi) Con 1200 studenti da sistemare, l’intenzione della Provincia di creare un polo accademico a Palazzo Aluffi in abbinata con Palazzo Dosi, che già ospita la Sabina Universitas, va presa con le molle.

Il proposito condiviso con Comune e Confcommercio di rivivificare il centro storico è lodevole. Non si può tuttavia dimenticare che da quando non è più sede del Comando provinciale dei Carabinieri Palazzo Aluffi ha subito un lunghissimo processo di restauro, finanziato addirittura con i fondi per il sisma del 1997, che ancora non l’ha restituito ad una congrua destinazione. E’ vero, il programma di recupero è stato rallentato dal ritrovamento di notevoli reperti archeologici, ma nel frattempo c’è stato un altro terremoto e nuvole nere hanno attraversato il cielo della Sabina Universitas, messa a rischio l’anno scorso dal ventilato disimpegno dei soci, poi fortunatamente rientrato.

Alla luce anche di altre esperienze non proprio esaltanti (tipo l’ascensore tra via San Pietro Martire e piazza Cesare Battisti ancora in via di ultimazione), la cautela è quindi d’obbligo.

A caval donato

A molti è tornata in mente in queste settimane la famosa frase attribuita  a Vespasiano “pecunia non olet”, il denaro non puzza, che l’imperatore avrebbe pronunciato in risposta a chi gli rimproverava la tassa sull’urina (da cui si ricavava l’ammoniaca impiegata nella concia delle pelli) raccolta nelle latrine private, che da allora furono chiamate per l’appunto vespasiani.

A volte invece occorrerebbe prudenza, come insegna la surreale vicenda della nuova scuola media di Campoloniano che dovrebbe essere finanziata con una generosa donazione di 3 milioni e mezzo di euro elargita da una fondazione di diritto inglese la quale non risulta però vantare bilanci in attivo né pregresse iniziative benefiche e annovera profili non proprio adamantini tra coloro che sembrerebbero esserne gli amministratori. Magari è tutto a posto, ma il singolare attivismo di questa compagnia che ha promesso soldi e lavori a diversi comuni  terremotati non è cosa usuale. L’opposizione rumoreggia, il sindaco difende la scelta, mentre il senatore del Movimento 5 Stelle Emanuele Dessì ha presentato un esposto alla Guardia di Finanza.

 

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