Gennaio 2023

PERSONE & PERSONAGGI

REPORT, IL SINDACO PAOLO LANCIA DICHIARA A FORMAT DOPO LA TRASMISSIONE "GRANDE AMAREZZA"

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“Rimane una grande amarezza” questo il commento del sindaco di Contigliano Paolo Lancia, dopo aver assistito alla messa in onda Rai del servizio integrale che la trasmissione Report ha dedicato alla vicenda del presepe da realizzare nel Natale 2023 a Roma.

“Questa trasmissione nasce per volontà della redazione della trasmissione di Rai2  in seguito ai lanci Ansa e ai vari articoli pubblicati sull’argomento. A fine novembre del 2022 venne da me a registrare un’intervista l’inviato  Giorgio Mottola che non riuscì a farsi ricevere dal vescovo nella settimana in cui soggiornò a Rieti, realizzando anche altri interviste su vari argomenti. L’improvvisata a Verona dovrebbe risalire ai primi di dicembre.”

Come nasce l’iniziativa di Contigliano

“Nel 2019 alcuni amici prelati del Vaticano mi suggeriscono di avanzare questa proposta della realizzazione del Presepe in piazza San Pietro visto che nessuno della nostra provincia lo aveva fatto prima, richiesta di solito avanzata da Comuni, Province o Regioni. Confesso sinceramente che in quel momento non avevo minimamente considerato la futura ricorrenza dell’ottavo centenario, tanto che l’anno 2023 viene indicato come data possibile dalla Segreteria di Stato del Vaticano nella risposta giunta immediatamente nel mese di settembre. Le prime persone messe al corrente dell’esito della richiesta sono state il parroco di Contigliano e il vescovo di Rieti. Mons. Pompili si complimenta con me, definendola una bellissima cosa e invitandomi ad aspettare a ufficializzare la notizia per annunciarla insieme con il risalto che merita. Fatto che ieri il vescovo ha negato dimenticando di avermi scritto prima di comunicarmelo a voce, messaggio mostrato ieri in trasmissione. Due mesi dopo è iniziata la pandemia che per Contigliano come sapete ha avuto esiti disastrosi e mentre io attendevo lui ha scritto al Vaticano proponendo di affidare la realizzazione del presepe invece al Comune di Greccio. A quell’epoca non c’era ancora il Comitato per le celebrazioni dell’ottavo centenario”.

L’iniziativa di mons. Pompili

“Il 5 maggio del 2020, subito dopo la zona rossa di Contigliano,  mi chiama in curia direttamente il vescovo – racconta a Format Paolo Lancia – e mi racconta di aver fatto scrivere al sindaco di Greccio una richiesta e di averla accompagnata con una sua lettera in cui ‘caldeggiava’ l’assegnazione ma di aver ricevuto una risposta negativa da parte del Vaticano che proponeva in alternativa di realizzarlo nella Sala Nervi visto che Contigliano aveva già avuto il placet per Piazza San Pietro. Propongo di farlo insieme. Per la prima volta fa il nome del Maestro Artese (lo stesso che ha realizzato i presepi monumentali presenti sotto le volte del Palazzo Papale n.d.r.), a quel punto obietto che prima di pensare all’artista sarebbe il caso di decidere cosa voler rappresentare”.

Cosa ci sarebbe di male nel volere affidare un incarico prestigioso quale quello del Natale 2023 ad un artista che nelle sue precedenti esecuzioni reatine aveva già dato modo di constatarne la maestria, le cui opere hanno girato il mondo e che aveva già realizzato un presepe di 150 mq omaggio al Papa Banedetto XVI nel 2012?

“Era un momento in cui dopo la notizia ero rimasto sconcertato, e poi avevo solo evidenziato come prima di scegliere sarebbe stata necessaria un’idea e ad esempio, nella nostra, non ci sarebbe stato neanche bisogno di uno scultore o artigiano. Era paradossale come ha mostrato la puntata di Report, dare l’incarico sulla parola senza nemmeno una proposta (l’intervista al maestro Artese incontrato per puro caso dalla troupe è stata registrata sempre nel novembre 2022 n.d.r.). Tra l’altro il vescovo induce in errore il Comitato nazionale Greccio 2023 proponendo 175mila euro per il presepe romano, cifra non deliberabile senza gara. A quel punto il 5 dicembre 2022 Pompili revoca l’istanza per la concessione del contributo economico attribuendola all’impossibilità di garantire anche il solo numero legale alle riunioni e alla necessità di superare impasse che possano comprometterne la realizzazione delle opere”. Secondo il sindaco Lancia sarebbe ora la Diocesi, senza averlo scelto, a doversi fare carico di un onere non indifferente in tempo breve, ‘scaricando’ allo stesso tempo anche il sindaco Emiliano Fabi.

La situazione attuale

“Contigliano si tira fuori dalla questione, mi considero libero da impegni. Mi sono rivolto alla Segreteria di Stato spiegando cosa stesse accadendo ed attendendo precisazioni. Non ho mai ricevuto una revoca, ma in atti pubblici si evince che è stato dato incarico ad un artista, a me non interessa più questa questione. Prendo atto che il vescovo ha voluto toglierlo a noi per darlo prima al Comune di Greccio, poi al Comitato, ora alla Diocesi. La determina del 26 luglio del Comitato, per l’incarico ad Artese, avviene quando io sono già operativo e sto raccogliendo sponsorizzazioni, stavamo esaminando il bozzetto presentato in Vaticano l’anno prima, coinvolgendo in tutto questo mons. Dario Viganò, ex responsabile Comunicazione della Santa Sede, che stava organizzando la presentazione del progetto coinvolgendo l’ambasciata italiana presso il Vaticano. E tutto questo a costo zero! In più nel mese di novembre il vescovo ufficializza l’esecuzione da parte del Comitato, prima di togliergliela 15 giorni dopo”.   

Il presepe proposto da Contigliano

“Non si trattava del nostro presepe, ma di un’occasione per promuovere l’intero territorio della provincia. La parte dominante erano alberi per ricreare nel centro di piazza San Pietro una frazione del nostro paesaggio con ulivi e lecci veri, prestati da un vivaio, la scena della Natività era addirittura ‘presa’ da Greccio, San Francesco sarebbe stato rappresentato nelle vesti di pastore accanto ad altri tre Santi della provincia di Rieti. Ci sarebbe stata ‘la pastora che non ha capito’, che dorme in terra, presa da una pala d’altare di Contigliano Alto. Se Greccio avesse voluto avrebbe potuto in ogni altro momento avanzare richiesta, avrebe avuto autorizzazione come tutti. Io lo chiedo in forma di rappresentazione corale e si deve scatenare tutto questo? Alla proposta scritta inviata al Comitato di farlo insieme mai giunta risposta, se non attraverso giornali.” 

Quella andata in onda ieri sembrerebbe essere solo una parte di alcuni servizi che la redazione ha fatto in Città e che non renderanno meno amare le prossime visioni.

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