Quando arriva novembre sono tante le sensazioni che si provano alla vista di un albero con la chioma d’oro, della bruma che copre i campi e i giardini al mattino... della pioggia incessante o con gli odori tipici della stagione autunnale quando si entra in un bosco.
E’ nel tepore delle nostre case silenziose che affiorano i ricordi. Sono questi ultimi che stringono il cuore e ci portano indietro nel tempo e allora si passano in rassegna coloro che ci hanno corrisposto ma non sono più fra noi. Sono i vuoti che feriscono l’anima e spingono a sfogliare l’album dei ricordi ed è solo allora, alla vista delle persone care che ci hanno lasciato, che il dolore per un attimo si attenua e la persona cara sembra tornare fra noi…..anche se vive costantemente nel pensiero.
E’ così anche per un caro amico, il conte Carmelo Maria Rosso di San Secondo, un uomo sensibile, di altri tempi, un nobile vero sia per casata, discendente diretto della Casa Reale Normanna d’Altavilla di Sicilia, che per animo, il quale presto verrà a trovarci nella nostra bella città. Non è la prima volta che viene a Rieti, vi giunse nel lontano 1977 in modo casuale, era una calda giornata di luglio e in quella circostanza conobbe una nostra concittadina, Luisella Di Fazi, una ragazza di una bellezza straordinaria che colpì il giovane conte, entrambi poco più che ventenni, tanto che il 13 dicembre del 1980 coronarono nella cripta della cattedrale la loro storia d’amore, della quale abbiamo avuto modo di parlare (LEGGI QUI)
La favola di Luisella e Carmelo si è interrotta il 14 luglio del 2021, dopo 44 anni insieme, con la morte di lei e con un dolore acuto che si è impossessato del consorte.
Quando l’amore è autentico diventa totalizzante e la coppia vive in simbiosi. Chi sopravvive a uno dei due non può che provare una sofferenza difficilmente colmabile.
Ed è così che Carmelo Maria sfoglia l’album dei ricordi dove sono custodite le immagini che ricordano i momenti felici vissuti insieme.
Molti sono i ricordi dei tanti viaggi in giro per il mondo da soli o insieme ai due figli Enrico e Francesca, motivo di orgoglio per entrambi.
Sono queste immagini silenziose che parlano di una bella favola vissuta insieme e dalle quali è possibile trarre la forza per andare avanti e per essere testimoni di valori autentici ormai purtroppo in disuso in questa folle società in cui viviamo.
Le immagini, come i documenti d’archivio che parlano di storie, diventano tesori da custodire con cura, sono la testimonianza di valori assoluti che danno un senso alla vita.
prof.ssa Giuliana Deli Di Nicola