Settembre 2021

FUORI MURA

A NEROLA (ROMA) NASCE LA NUOVA RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA “MARIA IMMACOLATA” DA 60 POSTI LETTO

sanità

Verrà inaugurata giovedì 30 settembre, alle ore 16 e 30, la nuova Residenza Sanitaria Assistita (RSA) in fase di accreditamento presso la Regione Lazio, pronta ad ospitare fino a 60 pazienti in una struttura completamente rinnovata e dotata di spazi, strumenti e apparecchiature all’avanguardia con i più avanzati standard sanitari e tecnologici. La struttura nasce al confine tra le province di Roma e Rieti, nel complesso ex Casa di Riposo di Nerola, e rappresenta, ad oggi, una delle più grandi strutture del Lazio per quanto riguarda il trattamento estensivo. Il complesso, sviluppato su tre piani, sarà in grado di ospitare fino a 60 pazienti, suddivisi in tre aree da 20 posti letto ciascuna. A queste si aggiungono una palestra, una cucina con due sale ristoro, una sala ricreativa, un angolo bar, tre tisanerie, spogliatoi per pazienti e personale medico-infermieristico e tutti gli spazi adibiti ai trattamenti medico-infermieristici previsti dalla normativa in vigore.

Il messaggio di rinascita. La nuova Rsa “Casa Maria Immacolata” raccoglie l’eredità della ex Casa di Riposo all’interno della quale, alla fine del marzo 2020, si sviluppò un focolaio di contagi da virus Covid-19 che portarono il Comune di Nerola ad essere dichiarato Zona Rossa, disponendo la chiusura totale del territorio per 15 giorni. Successivamente a tale disposizione l’intero edificio fu evacuato e messo in isolamento, per poi non riaprire più le proprie attività. Ed è stato in quel momento che la nascitura Fondazione San Giorgio, controllata a maggioranza dalla Diocesi Suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto, già proprietaria della struttura, subentrando attraverso la Fondazione San Giorgio alla precedente gestione, decise di dedicarsi completamente alla riqualificazione dell’edificio, trasformando la vecchia “Casa di Riposo” in una Residenza Sanitaria Assistita tra le più moderne e funzionali del Lazio. Un messaggio di rinascita che va oltre il mero impegno “materiale”, e che vuole testimoniare la volontà di portare avanti un servizio essenziale, quello della tutela e della promozione della persona umana, anche dopo il terribile colpo che la Pandemia da Coronavirus ha assestato al tessuto socio-assistenziale italiano.

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