Dopo due anni dalla pandemia, quest’anno è tornata la maturità in presenza. Oltre mille gli studenti reatini alle prese con la prima prova, quella di Italiano. Sette le tracce a disposizione. L’interpretazione e l’analisi di un testo si basava su “La via ferrata” tratto da Mirycae e, come vociferato precedentemente, riproponeva Giovanni Pascoli assente dal 1990. Anche Verga era tra gli autori presi in considerazione come probabili protagonisti di questo esame, la novella scelta è stata ‘Nedda’. Per la tipologia B, produzione e analisi di un testo argomentativo, il tema era relativo alle leggi razziali sullo spunto di un brano tratto dal libro “La sola colpa di essere nati” di Gherardo Colombo e Liliana Segre.
La seconda proposta era relativa a un testo tratto da Oliver Sacks “Musicofilia”, tema interessante il potere che la musica esercita sugli esseri umani. Terza proposta Covid, clima e scienza fulcro del discorso pronunciato dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.
Per la riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo sull’attualità (tipologia C) la prima proposta si è basata sul testo di Luigi Ferrajoli sulla pandemia e i suoi effetti economici e sociali (tema atteso da molti maturandi), l’iperconnessione è stata la seconda proposta calzante dopo l’esperienza in Dad, partendo dal libro della linguista Vera Gheno e il giornalista filosofo del linguaggio Bruno Mastroianni.
Domani la seconda prova, a discrezione delle commissioni d’Istituo che potranno tener conto dei programmi effettivamente svolti.
22_06_22