"Può uno spettatore doversi recare a chilometri di distanza per impellenti necessità fisiologiche? A quanto pare a Cantalice sì". “E’ una vergogna che il campo sportivo di Cantalice inferiore non abbia neppure un bagno chimico per il pubblico”. Interviene così Paolo Dionisi, consigliere di minoranza di “Destra Sociale” in “Fratelli d’Italia”, incalzato da una signora costretta a recarsi al bar a Cantalice superiore, a quasi due chilometri di distanza e in salita dal luogo dell’evento. “Dopo aver ascoltato le lamentele della cliente ho promesso che avrei preso di petto la questione, chiedendo la testa dei vertici della Polisportiva di Cantalice, nonché del responsabile tecnico addetto per la grave mancanza. Pensate il disagio per un disabile”. ”La donna, adirata a dir poco, – prosegue Dionisi – è rimasta sbalordita di come una squadra che milita nelle serie Regionali non sia stata esclusa per questo tipo di nefandezze”. Destra Sociale in Fratelli d’Italia, attraverso gli altri suoi consiglieri Claudio Miccadei e Carlo Rossi, puntualizza che nonostante la vitale pulsione per il calcio, che si manifesta con addirittura due impianti sportivi, un surplus in un paese che manca di servizi elementari facilmente reperibili. “Non si tratta solo del lato sportivo, ma di molto altro: decoro, assistenza agli anziani, degrado degli impianti esistenti, assenza di servizi per i bambini durante l’estate o nel pomeriggio durante l’anno scolastico. E’ bene che nonostante ci si fregi di qualche timida e tiepida annosa vittoria, la cittadinanza non si faccia confondere in vista di una campagna elettorale più vicina e conveniente di quanto si pensi. Cantalice merita di più di quanto dimostrato in questi anni”.