Aprile 2022

LIBRI

L’ADOLESCENZA RACCONTATA DA UN’INSEGNANTE E UNA PSICOLOGA

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È questo il nuovo lavoro della scrittrice reatina di adozione Chiara Del Soldato, professoressa allo Jucci, autrice di romanzi di successo; il titolo, QUANT’È BELLA GIOVINEZZA. Al suo fianco, questa volta, la dottoressa Valeria Natali, psicologa psicoterapeuta della Gestalt Psicosociale e libera professionista, che collabora da anni con un centro di riabilitazione per l’età evolutiva.
Le due autrici hanno immaginato la loro opera in tandem; “come quando un ragazzo - dice la dottoressa Natali - viene da me per espormi un suo disagio ed io analizzo la situazione e suggerisco strategie.”
“Dopo aver confrontato le nostre esperienze sulle più comuni difficoltà degli adolescenti – continua la professoressa Del Soldato – ho scritto dei racconti focalizzati su di esse, dopo di che la psicologa ha operato il suo studio sulla personalità dei protagonisti e sui loro comportamenti.”
Quali le tematiche dunque?
“Raccontare l’adolescenza - afferma la Natali - significa parlare di crescita, cambiamento e maturazione, ma anche di crisi, dubbi e paure. Si tratta di un momento di grande instabilità: è l’età delle grandi passioni, dei primi innamoramenti e delle pulsioni sessuali, delle prese di posizione irremovibili, degli ideali.”
“E così ho raccontato, fra le altre - spiega la Del Soldato - la storia di Maria, rimasta incinta giovanissima, che vuole sposarsi, nonostante i genitori cerchino di convincerla a continuare gli studi;  di Raffaella che arriva a mettere in pericolo la sua vita pur di essere accettata dal gruppo; di Domenico che si accorge dell’omosessualità di un amico di sempre e la teme; di Giuseppe che inganna i genitori, pur di non deluderli; di Isabella che scompare nell’indifferenza generale o di Massimo che si sente sopraffatto da suo padre…”
“L’adolescente vive nella convinzione di essere invincibile, ancora poco abituato a valutare le conseguenze delle proprie azioni - sottolinea la dottoressa Natali - e allo stesso tempo è travolto dall’evidenza dei propri limiti. Tristezze infinite, rabbie distruttrici, paure indicibili sono vissuti quotidiani per gli adolescenti, mentre gli adulti faticano a capire questo disagio.”

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