E’ un lungo viaggio quello che si terrà nelle valli di Rieti e Greccio.
Promette incanto la presentazione della ‘Valle del Primo Presepe’ che si poserà nei luoghi simbolo di ciò che fu il primo presepe di Francesco nel natale del 1223.
Con un atto di orgoglio la manifestazione, presentata dal Vescovo di Rieti Domenico Pompili, l’assessore alla Cultura Gianfranco Formichetti, Antonio Rosati sindaco di Greccio e introdotta dalla giornalista Sabrina Vecchi si snoderà tra il Santuario francescano di Greccio, gli archi del Palazzo Papale, la Cattedrale, le Chiese, il Comune. il Teatro e molti altri luoghi ancora.
. Al tavolo dei relatori, insieme al vescovo Domenico, il sindaco di Greccio, Antonio Rosati e l’assessore alla Cultura del Comune di Rieti, Gianfranco Formichetti. Entrambi hanno sottolineato il potenziale che scaturisce dall’interazione tra la città di Rieti e il borgo di Greccio.
"Mi auguro – ha detto il sindaco di Greccio – che la manifestazione possa portare a dense soddisfazioni e a una programmazione che metta al centro i giovani, per dare continuità alle diverse esperienze in corso". Un auspicio che accompagna verso gli ottocento anni dall’invenzione del presepe e vede non solo oramai consolidata, ma ampliata per quantità e qualità, la formula del Mercatino di Natale in piazza. Con in più la novità del Parco dei Madonnari, realizzato durante la scorsa edizione della Valle del Primo Presepe nell’area attigua al Museo del Presepe: “Siamo riusciti a colmare le trenta piazzole preposte per esposizioni dei madonnari – dice il sindaco di Greccio Antonio Rosati - un nuovo modo di vivere la street art che cela individualità del sentire. Bisogna cooptare i giovani affinché tutto venga trasmesso e assicuri continuità. Ciò che abbiamo realizzato sarà certamente foriero di grande soddisfazioni”. Il tutto, senza dimenticare il raccordo con il cuore di tutto il progetto: il santuario del primo presepe. "Anche grazie alla realizzazione delle teche artistiche del Cantico delle creature – ha spiegato Rosati – i visitatori sono invitati a fare qualche passo in più per godere appieno di quello che Greccio e la valle reatina hanno da offrire".
“E’ stato possibile riportare nel territorio di origine il ruolo del francescanesimo - dice l’assessore alla cultura Gianfranco Formichetti – grazie a monsignor Pompili. Vantiamo ciò che non è permesso neanche ad Assisi, patria di origine di Francesco”.
Da parte sua, mons Pompili ha salutato con soddisfazione lo spirito di collaborazione tra Rieti e Greccio, annunciando di voler estendere il sostegno del progetto a tutte le iniziative che sul territorio diocesano hanno a che fare con il Natale: da Rivodutri e Poggio Bustone a Borbona e Amatrice, affinché possano far parte di una sola lettura. "Francesco e la vera storia del presepe: mi pare sia questo il filo rosso della nostra proposta, il filone che dobbiamo privilegiare". Un modo per vivere nella Valle Santa reatina, un qualcosa di originale e propositivo, lontano dal retrogusto commerciale che sembra ormai muovere tutto quello che orbita attorno al Natale".
E’ il Vespasiano di Rieti ad ospitare l’inaugurazione della manifestazione, con il concerto gratuito presentato da Orietta Bertii, diretto dal maestro Leonardo De Amicis dei ragazzi del Liceo Musicale dell’Istituto magistrale Elena Principessa di Napoli.
Il 1 dicembre sarà anche la data nella quale verrà mostrato il presepio monumentale di Francesco Arnese, considerato uno dei maggiori maestri italiani dell’arte presepistica che lo ha visto curare in contemporanea il progetto del presepe al Palazzo del Quirinale, residenza del Presidente della Repubblica, e quello che sarà esposto sotto gli archi del Palazzo Papale. Un lavoro che lo impegna da metà giugno, interamente realizzato a mano; più di 5000 tegole, 74 personaggi, 25 porte, sono solo alcuni numeri.
Molto altro attende la città, in questo lungo cammino, con la promessa da parte nostra di tornare a parlare delle iniziative proposte.