(di Riccardo Di Genova) La più sconvolgente primavera del secolo, inimmaginabile per chiunque solo fino a quattro mesi fa, sta per aprire le porte a un’estate su cui aleggia un alone di incertezze non certo legate al meteo.
Quest’anno in molti saranno costretti a riformattare e magari a vivere in sordina la propria estate, a causa delle pesanti conseguenze determinate da un black-out a 360° durato tre lunghissimi mesi! Non aggiungo altro a quanto detto e scritto nel mondo in questo periodo, ma di certo ne usciamo tutti con una bella dose di stress accumulato giorno dopo giorno; diciamocelo obiettivamente: questo blocco della normalità, sotto sotto ha lasciato tutti turbati, stressati, nervosi e qualcuno anche un po’ “incattivito”. Di certo abbiamo più che mai bisogno di vivere questa fase di riposo con l’intento di trovare le energie giuste per rinascere e ripartire con fiducia. Se non potremo partire per qualche meta e dovremo rimodulare i nostri itinerari accontentandoci di qualche breve uscita fuori porta, cerchiamo comunque di recuperare la nostra più sana essenza, accogliendo il periodo di meritato riposo nel rispetto del senso etimologico del termine “vacanza”, derivato da “vacans”, participio presente di “vacare” ovvero “essere vacuo, sgombro, libero, senza (pre)occupazioni”. “La gente è stressata, non ne può più” diciamo a volte per cercare improbabili spiegazioni ad azioni inconsulte che, in momenti di lucidità, nessuno si sognerebbe mai di compiere, ma la natura umana, si sa, è fallace e spesso la tensione conduce all’ira che viene manifestata nei modi più disparati, fino a portare alla disgregazione sociale e quindi a un inutile quanto pericoloso individualismo. “La rabbia è un acido che può causare più danno al vaso che la contiene che a qualsiasi altra cosa sulla quale viene versata” (Anonimo) quindi, prima di dar spazio al Mr. Hyde che è in ognuno di noi, sarebbe opportuno ricordare che l’ira produce un’energia negativa devastante, capace non soltanto di togliere lucidità, ma anche di ricadere inevitabilmente su chi l’ha alimentata (“L'ira turba la mente e acceca la ragione” - Anonimo). In poche parole, l’ira è un sentimento che va gestito con equilibrio ma per far questo occorre essere presenti a sé stessi; di solito è sempre qualcuno o qualcosa che ci fa arrabbiare... in realtà, la rabbia è un sentimento che fa parte di noi e che dovrebbe indurci a guardare dentro di noi con più attenzione. Se perdiamo facilmente il lume della ragione, infatti, vuol dire che in noi c’è qualche cosa di irrisolto, c’è una disarmonia, uno squilibrio a volte anche ancestrale. In caso contrario non ci arrabbieremmo, ma affronteremmo la difficoltà con calma, moderazione e logica, invece tutti abbiamo qualche cosa che ci fa arrabbiare perché tutti abbiamo delle intolleranze, delle debolezze o qualche vecchia ferita non completamente rimarginata. Spesso, infatti, ci arrabbiamo non tanto per il fatto contingente, quanto per motivi più “ancestrali”, forse dimenticati, e così la classica “goccia che fa traboccare il vaso” ci fa esplodere. E allora cosa fare? Suggerisco semplicemente di approfittare del periodo “libero” a nostra disposizione per rifare luce dentro di noi e rivalutare questa dinamica, liberandoci degli atteggiamenti erronei. Ne va della nostra salute psichica e fisica! Tutti i filosofi hanno sempre pensato che la salute del corpo e l’equilibrio della mente si mantengono attraverso la loro “misurata espressione”. Socrate raccomandava di “arrabbiarsi con la persona giusta, nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per la giusta causa”, ma forse erano anche altri tempi… oggi è più dura, ma dovremmo almeno sforzarci tutti e, quanto meno, provarci per il bene comune! “Vivere significa stare per il 90% insieme a delle persone che non si possono soffrire” (Anonimo) e, quando c’è qualcuno o qualcosa che in particolare ci infastidisce e ci fa arrabbiare, non evitiamolo, ma affrontiamolo con saggezza. “Conosci il tuo nemico” recita un antico proverbio; conoscilo e l’avrai per metà vinto. E il “nemico” il più delle volte è dentro di noi!