a cura di Riccardo DI GENOVA

Febbraio 2022

IL PROFESSOR ARISTIDE

“MOLTE ALTRE PERSONE ENTRERANNO ED USCIRANNO DALLA TUA VITA, MA SOLTANTO I VERI AMICI LASCERANNO DELLE IMPRONTE SUL TUO CUORE”

E. Roosevelt

società

Di Riccardo di Genova - Si dice spesso che se i nostri nonni o bisnonni si trovassero tra le mani i moderni prodotti tecnologici, non crederebbero ai loro occhi; tuttavia, senza dover andare così tanto indietro nel tempo, nessuno degli odierni cinquantenni avrebbe pensato, in età adolescenziale, di potere un domani, utilizzare un cellulare, comunicare su Whatsapp, inviare ovunque sms o e-mail in tempo reale, districarsi nei labirinti stradali italiani ed europei grazie a un navigatore satellitare, o leggere i giornali di tutto il mondo sullo schermo di un i-Pad di ultimissima generazione! Magie del progresso, certamente, ed utilissimi strumenti di cui siamo tutti entusiasti e che affascinano grandi e piccini. Nulla da dire, quindi, sulla loro validità, soprattutto in quest’ultimo, duro periodo di isolamento (forzato, prima e purtroppo metabolizzato poi), senonché il rischio di un uso distorto ed eccessivo ha finito per creare tante individualità, isolate nel proprio mondo virtuale, riducendo sempre di più la comunicazione pura e autentica che costituisce l’anima della socialità a cui, per natura, l’Uomo tende. Non è una novità il fatto che l’abuso della tecnologia provochi effetti anche devastanti sull’equilibrio dei bambini, mentre gli adolescenti, e orami buona parte degli adulti, trascorrono ore ed ore davanti alla “finestra sul mondo” (spesso a doppio taglio) rappresentata dai social network!

Le relazioni umane sono ormai relegate alla sfera virtuale e il valore dell’Amicizia, nella maggior parte dei casi, risulta svilito del suo significato puro e naturale. Giorni fa mi hanno mandato un video molto interessante, e tutto da meditare, in cui due ragazzi (li chiameremo simbolicamente Paolo e Sergio) si incontravano dopo tanto tempo; vi invito a leggerlo con attenzione:

Paolo - “Ehi, è un po’ che non ti vedo...”
Sergio - “Eh si, ho cambiato zona e quindi non vengo spesso da questa parti”
Paolo - “Ah, ecco, ma scusa… chiedimi l’amicizia su Facebook, no? Sai quanti amici ho io?”
Sergio - “No”
Paolo - “Quattromilanovecentottantuno!... tra un po’ arrivo a cinquemila…”
Sergio - “Però! 4.981 amici… beato te! Pensa, io ne uno solo…!”
Paolo - “Unooo?”
Sergio - “Si, uno… però è un amico vero; ci sono cresciuto insieme, ci ho fatto le scuole insieme, abbiamo condiviso vacanze, problemi, gioie, dolori… insomma, tutto! Certo te… 4.987 amici, ma come fai a vederli tutti?”
Paolo - “E chi li vede?!”
Sergio - “Ma va’, e come fai a uscirci insieme?”
Paolo - “Ma chi ci esce? Ma chi li conosce…? Questi mi chiedono l’amicizia e io gliela do, no?”
Sergio - “L’amicizia a richiesta? Ma l’Amicizia non è un numero, l’Amicizia è un sentimento che si costruisce nel tempo… è un dare/avere senza chiedere nulla, penso…”
Paolo - “Ma, contento tu…”
Insomma, ben venga il progresso e la tecnologia, ma cerchiamo di conservare, con saggezza, i valori più genuini dell’Umanità, dando certamente il giusto spazio agli strumenti tecnologici della nostra epoca, ma mantenendo vivi i nostri veri sentimenti! Come recita una famosa sentenza medievale, che riassume la dottrina aristotelica: “In medio stat virtus”, ovvero “La virtù sta nel mezzo!”.

(Format Gen-Feb 2022)

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