Un vero tuffo nella storia, quello vissuto dai ragazzi della “Sisti” nei mesi scorsi, grazie all’iniziativa del progetto del progetto “Dal risorgimento ai giorni nostri”, proposto dall’Istituto storico per il Risorgimento con la collaborazione dell’associazione Orizzonti Sabini e dell’associazione culturale reatina Domenico Petrini, sotto il coordinamento della professoressa Benedetta Graziosi: conoscere gli eventi risorgimentali che hanno interessato la città di Rieti, godendosi, dopo le spiegazioni a scuola, un tour guidato nei luoghi cittadini che ne conservano la memoria. Emozionante scoprire come la città, che già nel 1821 aveva nei suoi dintorni la prima battaglia del Risorgimento e dieci anni dopo vide fronteggiarsi a Porta d’Arce i carbonari che da Colle San Mauro sparavano contro i gendarmi pontifici, ai tempi della Repubblica Romana del 1849 ha accolto l’eroe dei due mondi, assieme all’eroina sua moglie, a Palazzo Colelli, dove i ragazzi hanno visitato le sale con le ricostruzioni storiche, per poi salire in piazza del Comune e guardare a guardare il suo busto – e quello del re Vittorio Emanuele II – sotto gli archi del municipio dove spesso passano senza mai notarli, così come le lapidi dei caduti della Repubblica Romana e dei deputati di quello che fu il primo tentativo di parlamento in Italia, e poi l’iscrizione che in via Cintia, sulla facciata di Palazzo Vincentini, ricorda il ritorno a Rieti del generale nizzardo nel suo tentativo di anticipare la presa di Roma, infine quella che accanto alla chiesa di San Nicola commemora la giornalista americana Margaret Fuller Ossoli che lì abitò quando seguiva i fatti risorgimentali nell’Urbe…
Interessanti “passeggiate risorgimentali” per la città per gli alunni di terza media dell’Istituto comprensivo Minervini-Sisti, i cui docenti hanno accolto la proposta del progetto, ideato dall’Istituto storico per il Risorgimento con la collaborazione dell’associazione Orizzonti Sabini e dell’associazione culturale reatina Domenico Petrini, sotto il coordinamento della professoressa Benedetta Graziosi.
Il progetto ha interessato anche gli istituti superiori, realizzando, tra l’altro, la bella rievocazione storica della seduta del consiglio comunale del 1878 relativa all’avvio della ferrovia, che il 16 febbraio alcuni studenti hanno messo in scena in aula consiliare nell’ambito della commemorazione del 210° anniversario della nascita di Ludovico Petrini. Per i ragazzi della “Sisti” si erano tenute, a fine autunno, queste esperienze sotto la guida dell’avvocato Gianfranco Paris, che assieme al “menestrello” reatino Francesco Rinaldi li aveva preparati in appositi incontri svolti a scuola per poi accompagnarli al tour risorgimentale in città.
Quanto mai importante collegare la micro-storia alla macro-storia, ha detto l’assessore comunale alla cultura e alla scuola, Letizia Rosati, nel portare il saluto all’incontro svolto sabato scorso alla sala consiliare della Comunità Montana, dove alcuni dei ragazzi della “Sisti” hanno avuto un’altra occasione di contatto con la storia che giunge fino a noi, incontrando una delle ultime sopravvissute della discendenza di Garibaldi: quell’Annita Garibaldi Jallet che alla memoria del bisnonno, il generale Giuseppe, e della bisnonna di origine sudamericana di cui porta il nome, si è sempre dedicata con cura e che ha voluto presentare il libro, curato da lei assieme ad altri due studiosi, I Garibaldi dopo Garibaldi.
A introdurre il pomeriggio, la presidente dell’Associazione Domenico Petrini, Daniela Acuti, la quale i ragazzi aveva accolto a Palazzo Colelli, facendoli salutare da un “ricreato” Giuseppe Garibaldi affacciatosi dal balcone, interpretato da Michele D’Alessandro. Quindi, dopo il saluto di Annita ai ragazzi e a tutti gli intervenuti, l’intervento della presidente dell’Anvrg (l’Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini) Raffaella Ponti, che ha preso la parola illustrando la ricerca offrendo, anche con proiezione di documenti e fotografie, un piccolo viaggio tra le vicende dei vari eredi dell’eroe risorgimentale.
Si sono poi svolte le premiazioni del concorso legato al progetto, suddiviso nelle sezioni “elaborati” e “disegni”: quelli che gli alunni erano stati invitati a realizzare dopo l’esperienza vissuta alla scoperta delle memorie garibaldine in città.
Ecco i nominativi dei ragazzi premiati: per la sezione “elaborati”, Matilde Modesti, Alice Mostarda, Giulia Serratì, Chiara De Martino, Diego Giannecchini, Sara Leonardi; per la sezione “disegni”, Benedetta Novelli, Martina Lucioli, Matilde Modesti, Gabriele Santoni, Chiara Pellegrini, Lavinia Euforbio, Beatrice Rosatelli; menzioni particolari per Sofia Baselli, Marika Cornacchiola, Lucrezia Grillo. Per tutti gli altri alunni che hanno prodotto lavori un attestato di partecipazione.
26_02_23