a cura di Manuela MARINELLI

Agosto 2018

CARATTERI ORIGINALI

LA DEPOSIZIONEDI LORENZO TORRESANI IN SAN FRANCESCO

chiesa

(di Manuela Marinelli) In san Francesco è stata inaugurato l’affresco di Lorenzo Torresani, recentemente restaurato grazie alla Pia Unione di S.Antonio di Padova di Rieti, di cui è priore Marino Flammini.

Quest’opera, datata 1525, viene citata sia daFrancesco Palmegiani che da Angelo Sacchetti Sassetti nel 1916.

Nella Deposizione di Lorenzo Torresani vediamo, al centro dell’affresco, uno svenimento della Madonna, in una scorciatura che ricorda il Cristo morto di Andrea Mantegna. A sinistra della Vergine, la Maddalena, riconoscibile per i lunghi capelli biondi. Una vasta lacuna ha fatto scomparire i volti della Vergine e del personaggio di destra che potrebbe essere san Giovanni.

Dietro vediamo un costone roccioso con le tre croci, in diretta relazione visiva con lo svenimento della Madonna. I due ladroni sono ancora appesi al patibolo. Il Buon Ladrone ha la testa ruotata a guardare la croce di Cristo, in una posa composta che allude al suo pentimento. Il Cattivo Ladrone invece è rappresentato in una posa che esprime la sua anima angustiata. Anche cromaticamente Torresani sottolinea la differenza fra i due personaggi, rappresentando il Cattivo Ladrone di colore più scuro, come avvolto nell’ombra del peccato e con il volto distolto dalla Croce di Cristo. Quasi al centro del dipinto, è rappresentato un grande albero secco, simbolo della morte di Gesù che però risorgerà, così come l’albero che rifiorirà a primavera.

In primissimo piano, in basso, allungato su un lungo sudario bianco, Torresani rappresenta il corpo del Cristo, con chiara allusione alla Pietà di Sebastiano del Piombo. Dietro di lui si trova un grande bacile di bronzo, ad indicare il lavaggio del corpo di Cristo per la sepoltura. Sulla sinistra una figura in ginocchio si china sul corpo di Gesù. Il turbante che indossa fa supporre che si tratti di Giuseppe d’Arimatea. A destra, sul lato opposto,vediamo un’altra figura inginocchiata, di cui è ben visibile il braccio sinistro, con la manica di camicia, bianca, rimboccata fino all’altezza del gomito. Il personaggio tiene saldamente un piede di Cristo. Tutto il resto purtroppo è scomparso. Dal momento che la Maddalena, è rappresentata vicino alla Vergine svenuta, la figura inginocchiata, che rappresenta qualcuno che ha appena terminato di lavare e ungere il corpo di Cristo, potrebbe essere Nicodemo. Altre due figure sono rappresentate ai lati dell’affresco. La figura a sinistra è mostrata con il volto corrucciato dal dolore, mentre la figura di destra, mutila della testa, mostra le mani giunte, avvinghiate e contorte in un gesto di disperazione. Le due figure potrebbero rappresentare Maria di Cleofa e Maria Salome, ricordata nel Vangelo di Marco.

Sullo sfondo Torresani ha rappresentato una città con tre cupole, tutte prive di lanterna, che rimandano al mondo orientale.

La grande nicchia, in cui è contenuto l’affresco, presenta una cornice ricavata nella strombatura del muro. Più in basso, in un tondo, è raffigurata la Vergine Annunciata (segue su formatrieti.it)

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