di Sergio Grillo - Un segnale più che positivo viene dalla Nazionale Under 20 che, nel Trofeo 6 Nazioni a loro riservato, hanno travolto 42 a 3 i pari età della Scozia. Il punteggio finale non lascia spazio a dubbi o a interpretazioni poco rispondenti alla realtà. Il quindici italiano ha espresso gioco, fisicità e presenza per tutti gli 80 minuti. Il dato più rilevante è aver segnato 7 mete senza subirne alcuna. Sugli scudi Flavio Pio Vaccari, nipote di Paolo Vaccari fondatore del Rugby Rieti deceduto lo scorso anno. E buon sangue non mente. Pio Vaccari, 19 anni, ala velocissima, è stato ingaggiato quest'anno da parte del Calvisano dopo aver giocato fin dal mini rugby con la maglia della Capitolina Roma. Contro gli scozzesi Vaccari è stato autore della prima meta azzurra. Al 5' Pani innesca la corsa di Vaccari con uno splendido offload e l'ala brucia sullo scatto il diretto avversario depositando l'ovale nell'area di meta accanto alla bandierina. È il segno della rinascita? Presto per dirlo ma la speranza di un rinnovato entusiasmo può giovare a tutto il movimento. L'allenatore italiano Massimo Brunello può comunque esultare dopo la partita con gli scozzesi. Una mischia nettamente superiore a quella avversaria, una linea dei trequarti sempre pronta a rilanciare il gioco con aperture fulminee, una capacità di non cadere nella indisciplina, fatto questo che denota l'alto grado di preparazione raggiunto. Dopo anni la nazionale italiana lascia il cucchiaio di legno alla Scozia. Si dirà che stiamo parlando di una rappresentativa under 20 e non di quella dei "senatori". Ma forse bisogna esultare proprio per questo motivo. Il futuro prossimo si tinge di azzurro. Questa la formazione italiana: Pani, Vaccari, Menoncelli, Drago, Gesi, Marin, Albanese, Cannone, Vintcent, Andreani, Ferrari, Piantella, Neculai, Di Bartolomeo, Spagnulo. Da questi ragazzi parte un messaggio rivolto ai giovanissimi: venite a giocare al rugby. C'è da divertirsi.
09_07_21