Ottobre 2017

PERSONE & PERSONAGGI

A TU PER TU COL NUOVO SINDACO

Antonio Cicchetti

amministrazione, persone

Trascorsa l’estate, la prima dall’insediamento della nuova Giunta comunale, abbiamo incontrato Antonio Cicchetti, neosindaco di Rieti, per fare il punto su alcune delle più sentite questioni legate alla collettività ed alla situazione attuale relativa agli intendimenti e progetti della nuova amministrazione.

Qual è il problema più grave ed evidente che ha trovato rientrando dopo anni a Palazzo comunale? “La disorganizzazione totale che parte dal personale e si riverbera in tutte le articolazioni della struttura comunale. Una disorganizzazione patologica. Questo comune, comunque, anche quando lo presi nel 94 sia pure con una struttura povera, era almeno dignitosamente organizzato, oggi è una caos totale. Stiamo cercando di mettere le mani per riattivare un po’ il tutto.” Il Comando Polizia Municipale non sta vivendo un momento di massimo splendore.

Anche lì c’è qualcosa da sistemare: un riassetto generale o semplici nuove consegne? “Morta la comandante, il cui mandato era comunque scaduto per legge con lafinediquellodel sindaco, il corpodei Vigili urbani è allo sbando. Adesso abbiamo fatto un bando per avere il nuovo comandante. ARietimanca lapresenza sulterritorio. La gente non avverte la presenza dei vigili urbani, è una forma di organizzazione che va ristrutturata.”

Ci silamentadelquadrodirigenziale dell’assetto amministrativo del Comune, esisteunconcorso per cui 18 nuovi elementi dovrebbero essere assunti,oltreallasceltadinuovielementi al posto di dirigente. Cosa blocca queste nuove entrate? “Le nuove entrate sono bloccate perché c’è un’indagine della magistratura: attendiamo di vedere dove porterà. Peraltro il segretario generale uscito non ha firmato nulla relativamente a questo concorso, non ci ha portato all’attenzione il lavoro che aveva svolto. Noi abbiamounprogramma che èdifferente dal precedente ed in base ad esso dobbiamo decidere di cosa abbiamo necessità nel Comune di Rieti e la priorità è ricaduta sul quadro dirigenziale,nellospecificoall’Urbanistica, al Bilancio e gestione economica dell’amministrazione oltre, appunto, al nuovocomandantedellaPoliziaMunicipale. Il nostro è unComune sotto osservazione della Corte dei Conti e del  Ministero degli Interni riguardo il settoredelPersonale, lapriorità èproprio questa. Poi, se ci sarà bisogno di altro personale, faremo le nostre valutazione e scelte. Il programma lo stiamo realizzando, non ci sono problemi. Lo portiamo avanti con meno persone?, sicuramente! Ilprimopassoèquellodi scegliere i dirigenti giusti perché non è possibile caricare tante responsabilità sulle spallediunsolodirigente; stiamo risparmiando sulle spese del personale ma sappiamo di poter contare su uno sbocco che sarà quello dell’assunzione dei dirigenti che molto potranno darci in questo senso.”

Ricordiamo il suo programma, oggetto di una campagna elettorale determinata a cambiare molto, se non tutto. Ma attualmente purtroppo i cittadini lamentano una sorta di ‘apparente immobilismo’ a causa di una comunicazione scarsa o del tutto assente. Un aspetto fondamentale se si ricorda quanto detto a proposito del precedente sindaco. Perché questo silenzio, rotto a volte solo come reazione a delle provocazioni sui social? “E’ singolare la cosa, tutti i mercoledì sono in televisione e rispondo a tutte le domande qualunque esse siano, perché con me il cittadino può comunicare senza filtri, per cui ci sono, ritengo di essere presente di non nascondermimai.Per ciòche riguarda la stampa, invece, ho avuto sempre una stella polare nella vita: quando le cose sono pronte per essere fatte, attuate, allora senedanotizia altrimenti diventa un ‘notizificio’ che non porta beneficio all’amministrazione comunale ma accende soltanto speranze che, il più delle volte, sono destinate a rimaneredeluse.Noi vogliamoportare a compimento i lavori, le opere che hanno bisogno di tempo ma preferiamo dirlo nel momento in cui siamo pronti per cantierare.”

Alla vigilia della sua elezione è sembratachiarissimalavolontàdidelegare a tutti gli eventuali uomini della sua squadra, per lo più giovanissimi e meritevoli, la responsabilità dei rispettivi ruoli. Ad oggi però secondo alcune indiscrezioni si percepisceunasortadiaccentramento di tutte le decisioni. Diffidenza dovutaaqualchemotivoparticolareo scarsa fiducia riposta al momento inqualcunodeinuoviarrivatial suo fianco ancora da ‘rodare’? “Quando si chiede ‘novità’ ci si affida a gente che naturalmente deve fare esperienza, chehabisognodi rodaggio e questo vuol dire che bisogna prepararsi a dovere. Io non blocco nessuno, tutt’altro, voglio solo vedere chiaro in tutte le cose che si fanno. Andiamo avanti, passo dopo passo, per seguire tutte le cose che meritano attenzione vagliando ciò che è bene fare e quello che invece èmegliotralasciare alla luce delle norme, delle possibilità finanziarie e delle opportunità.” 

Come stanno le cose sul piano finanziario? “Malino. Ogni giorno arrivano debiti fuori bilancio non riconosciuti prevalentemente. Quindi, se non si paga è evidente che si pensa di aver ‘risanato’ ma non è così: qui non sono stati onorati molti pagamenti. Ora dobbiamo fare una serie di riconoscimenti di debitifuoribilancio edare il via al reale risanamento: c’è una lunga lista di avvocati e professionisti che non sono statipagatinei cinque annitrascorsi ed ora dovremo affrontare anche questo capitolo.” La riunione di qualche giorno fa in prefettura ha lasciato emergere la necessitàdiunaqualsivogliastrategiaper limitareoevitaredel tuttosituazioni come quelle verificatesi di persone immigrate ospiti della nostracittà?Ritienechelecooperative che li hanno in carico abbiano delle responsabilità sul controllo o sia un problema di semplice ordine pubblico?

“Intanto alla gente preme la questione dell’ordine pubblico. Poter circolare tranquillamente in una città senza essere infastiditi,molestati, senza vedere gente che orina per strada, penso sia un’esigenza di qualunque cittadino. Stiamo inoltre valutando se esistano responsabilità in capo a chi dovrebbe gestire l’integrazione, e qui parliamo delle cooperative. Non è un’opera facile ma stiamo valutando questi aspetti. Nell’immediato, si è deciso di fare una serie di azioni tese a verificare se l’opera che viene fatta è di reale integrazione o se, invece, questa gente viene abbandonata a se stessa dotandola solo di pasti, di cambi di biancheria epocoaltro. Eranecessarioagire su questo fronte prima di prendere qualunque altra decisione. Viabilità cittadina. Già qualche inversionedi rottac’èstata, ritienesia il caso di apportare nuovi cambi di direzione al traffico interno?

“Sicuramente si avverte chiara l’esigenza di variare la viabilità sia interna che esterna. Ci sono una serie di appuntamenti con l’ingegner Morini, incaricato dalla vecchia amministrazione, di verificare la situazione del traffico. Le esigenze del resto, da molti anni in qua, sono radicalmente cambiate: questo è emerso a seguito di un lungo discorso con Morini. Si è osservato che, più di ogni altra cosa, è cambiata l’opinione sulle priorità: prima si cercava di velocizzare il traffico adesso si tende ad abbreviare i percorsi. Sulla base di questa riflessione, frutto della maturazione di una cultura differente dettata dalle esigenze attuali della collettività, faremo le nostre scelte, soprattutto sulla grande viabilità esterna.

Fummo noi, del resto, ad attuare il primo grande cambiamento realizzando una sorta di primo tratto di un ‘raccordo anulare’ non ancora definitivo, quel tratto di strada che conduce da Villa Reatina al comprensorio dell’Asl; fu frutto di un’impostazione finanziata dall’allora giunta regionale di Storace.” Alcune vie secondarie, di periferia, ora sono diventate arterie trafficatissime. Ci sarebbe necessità di creare strade vere e non budelli utilizzati come vie di traffico sostenuto.

“Qui c’è bisogno di strade,Rietine è carente. Ha abbondato in lottizzazioni, peraltro tutte di centrosinistra, ma ha poco previsto per quanto riguarda la viabilità. Ora si tratta di provvedere a queste reti importanti di traffico e ritengo sia una reale esigenza. Ad esempio, Campoloniano ha difficoltà ad affacciarsi sulla Ss 4bis, l’ingresso e l’uscita sono difficoltose. Quella che era una strada a scorrimento veloce verso la campagna, l’estrema periferia, la terminillese per intenderci, oggi si è trasformata in un viale interno tra Vazia e Rieti e, come tale, bisogna considerarlo,trattarlo. Dovremmo attuare una serie di rotonde che non solo costringano a diminuire la velocità ma addirittura facilitino ingresso ed uscita da entrambi i lati della strada.” C’è chi chiude bottega ma anche chi, stoicamente, ne apre delle nuove. Quali provvedimenti radicali ritiene sia il caso di prendere a breve giro di posta per il commercio reatino? “Il commercio è un’attività di scambio e quindi non avrà pace fino a quando non ci saranno nuove aziende che portano ricchezza a Rieti. Riportare stipendi in città significa ridare slancio al commercio però intanto cerchiamo di ridare fiato all’economia locale incrementando l’attività turistica di questa città. Durante la Mostra dell’Antiquariato, ad esempio, stiamo inaugurando ‘Rieti aperta’, come promesso in campagna elettorale, dove tutte le istituzioni cittadine rimarranno aperte al pubblico: il teatro, i musei, la biblioteca. Inoltre stiamo lavorando con il vescovo affinché possano rimanere visitabili anche le chiese più significative così da indurre il turista a passeggiare tra le bancarelle per poi fruire anche di queste nostre eccellenze di cui dobbiamo essere orgogliosi senza invidiare nulla a nessun’altra realtà urbana limitrofa. Rieti è una città che piace, lo sappiamo da tempo, è ora che inizi a piacere anche a chi viene a farci visita. In quest’ottica, ‘Rieti aperta’ è una delle iniziative di programma della nostra amministrazione. 

Per una città di 47.000 abitanti, peraltro massacrata sul piano del traffico, diventa difficile sostenere una rete commerciale così ampia come quella che abbiamo e allora bisogna lavorare per portare più gente Rieti e per poter ampliare o portare nuove aziende industriali che ridiano sostegno economiche alle famiglie a fine mese.” Ritiene sia anche una questione di ‘immagine’, di un’operazione di marketing da attuare in modo diverso?

“Non è la cosa più agevole e rapida del mondo riportare visitatori in città, ma abbiamo già utilizzato pagine di quotidiani nazionali per invitare le persone a venire dalle nostre parti. E’ un’operazione che richiede tempo e perseveranza, lo sappiamo bene,ma il sentiero è ormai intrapreso e continueremo su queste direttrici per rendere sempre più appetibile il nostro territorio agli occhi del visitatore.” Alla vigilia delle elezioni un punto saldo del suo programma era ridare  'vita al nucleo industriale con l’avvento a Santa Rufina di aziende farmaceutiche per ridare slancio all’economia locale. A che punto siamo su questo fronte? “Stiamo lavorando sodo su questo fronte ma, permettetemi, anche su questo argomento è necessario un minimo di riservatezza affinché ogni mossa che stiamo intraprendendo non venga resa vana da richiami di altrettanto allettanti sirene provenienti da altri nuclei industriali di città ‘concorrenti’. E’ un discorso di gioco a ‘ruba bandiera’ oggi: ognuno cerca di portare a casa propria quelle imprese che possano portare reddito attraverso la distribuzione di stipendi. Non è una novità perché quando arrivò a Rieti la Viscosa, erano in lizza con il Conte Cini di Venezia per Marghera; poi vinse la nostra città ma queste operazioni non si fanno certo con gli articoli sui giornali, è doverosa una certa riservatezza. Nelle sue memorie, lo scrive molto bene Marcucci quanto dovette sudare e soffrire per avere la Viscosa a Rieti. Ognuno fa le sue offerte, ognuno propone la sua prospettiva ma bisogna rispettare certe regole, non scritte, di riservatezza, non tutto si può mettere in piazza altrimenti si perde la partita. Stiamo operando, nell’ombra ma lo stiamo facendo in modo molto determinato, speriamo di vederne i frutti quanto prima.”

Maurizio Festuccia

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