L’Elettrocoltura è una tecnica antica che risale alla seconda metà del XIX Secolo e che ha avuto la sua massima diffusione nel mondo agricolo intorno agli anni ’30 del secolo scorso, prima che il mondo dell’agricoltura prendesse altre direzioni.
Negli ultimi 160 anni scienziati e ricercatori si sono interessati a questo argomento ed hanno fatto molti esperimenti, in particolare nei primi 30 anni del ‘900. Se ne è ricominciato a parlare e a sperimentare solo negli ultimi 15 anni di questo secolo, quando si è iniziato ad avvertire nuovamente il bisogno di trovare strategie ecosostenibili in l’agricoltura.
La definizione di elettrocoltura nel dizionario è applicazione dell’elettricità all’agricoltura, allo scopo di migliorare e aumentare la produzione. Di fatto ci sono due diversi approcci all’elettrocoltura: quello che interessa a noi che è stato creato dal Belga Yannick Van Doorne consente invece di utilizzare energie disponibili in natura, (come elettromagnetismo, energia tellurica o cosmica) attraverso le forme geometriche costruite sempre con materiali conduttori come il rame o il ferro, per stimolare e migliorare la crescita, la produzione e la resistenza a parassiti.
Sabato 3 giugno se ne parlerà a Rieti nella sala conferenze dell'Hotel Serena di via dei Salici. Mitia Mambella presenterà "L'elettrocoltura naturale nell'orto: come aiutare le nostre piante a svilupparsi sane con le energie armoniche libere". Tra gli strumenti pratici da utilizzare nell'orto saranno trattati i brevetti di Christofleau, le antenne, le geometrie sacre, le spirali di Lakhovsky ed Ighina; dove posizionare gli oggetti, le reti; i corsi d'acqua sotterranei e i metodi per trovarli.
Per maggiori informazioni rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: Luca 3391983794 o Mitia 3332529085