Novembre 2018

LA SCALA DI BEAUFORT

IL VECCHIO E-COMMERCE SI CHIAMAVA POSTALMARKET

Storie e notizie dal mondo a cura de La Vitto

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Cos’è l’e-commerce?

L’e-commerce è l’acquisto di beni o di servizi tramite il web.

Questo tipo di commercio on line ha avuto una crescita enorme negli ultimi anni.

Ci sono siti, che possono portare a casa vostra: libri, vestiti, scarpe, mobili, cibo e qualunque cosa voi stiate cercando.

Ma a ben vedere non è una novità assoluta comperare un prodotto che hai visto soltanto in foto!

Qualcuno di voi ricorda Postalmarket?

I ragazzi degli anni ’70 e ’80 di sicuro si.

A pensarci, ancora mi ronza nella testa il jingle che in televisione pubblicizzava il famoso catalogo: 

“Con Postalmarket sai uso la testa ed ogni pacco che mi arriva è una festa…”.

Ma cos’era Postalmarket?
Un catalogo cartaceo che veniva spedito via posta a casa degli Italiani e pubblicizzava prodotti acquistabili per corrispondenza.
Conteneva pagine e pagine di merce: abbigliamento, articoli per la casa, elettrodomestici e tanto altro.
Non era l’unico in circolazione, c’era anche Vestro e altri meno noti, ma Postalmarket ebbe un impatto sociale molto forte sulle abitudini degli italiani.

In un periodo nel quale non solo non c’era il web ma neanche una grande possibilità di muoversi ed arrivare nei piccoli centri per colpa dei trasporti: lenti e incompleti, riuscire ad avere prodotti visti sulle pagine patinate di quel catalogo direttamente a casa propria era un lusso, una magia o come diceva lo slogan: “una festa!”

Come nacque l’idea?
Postalmarket nacque nel 1959 dall’idea di Anna Bonomi Biolchini un’ imprenditrice della Milano bene, che seguendo il modello americano decise di importare l’idea della vendita di prodotti per corrispondenza.

Ebbe anche l’intuizione di pubblicizzarli mettendo in copertina volti noti dello spettacolo come testimonial, questo avrebbe dato maggior lustro alla rivista e così accadde, tanto che negli anni successivi alcuni famosi stilisti come: Krizia, Coveri, Biagiotti decisero di distribuire alcuni dei loro capi firmati sul catalogo.

Come funzionava ?
Funzionava più o meno come l’e-commerce di oggi ma senza internet e carte di credito.
Individuavi il prodotto, segnavi il codice di rifermento su un foglio che era prestampato all’interno del catalogo, lo spedivi via posta e pagavi in contrassegno alla ricezione della merce.

Che fine ha fatto?
Postalmarket attivo dal 1959 al 1993 venne venduto al gruppo tedesco Otto Versand, un colosso nel settore vendita per corrispondenza in Europa.
Nel 1998 la società sull’orlo del fallimento, intuendo il cambiamento dei tempi grazie alla nascita di internet, decide di puntare sulle vendite on line.

L’impresa non riesce, nel 2015 il tribunale di Udine ha dichiarato il fallimento di Postalmarket.

Ci sono sul web gruppi di accesi sostenitori per il ritorno del catalogo e anche un link in rete: postalmarket.it con una scritta che dice: “..presto nelle vostre case” ma è fermo lì da molti anni.

La rinascita di Postalmarket è ardua a meno di una buona idea di partenza, oggi esistono migliaia di siti di vendita on line e la competizione è serrata e difficile.

Per vendere non basta far leva sulla nostalgia del passato, ci vuole un progetto, uno studio di mercato e una buona intuizione.

Forse non  rivedremo più in circolazione Postalmarket  ma senza dubbio in Italia ha incrementato il commercio a distanza ed ha dato il via a molte idee commerciali.

Mi piace pensare che forse l’italianissimo Federico Marchetti classe 1969, fondatore di YOOX un colosso nel settore e-commerce, abbia sfogliato il famoso catalogo cartaceo ed abbia fatto qualche passo in più riuscendo a costruire un impero che vanta milioni di contatti ed un fatturato milionario.

 

 

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