(di M. Antonietta Dionisi) Seduta davanti a gomitoli di idee, di ritagli di gomma, di stoffa e carta, cercando il bandolo per sbrogliare un intreccio di consegne urgenti e proposte, tra un timido spiraglio di sole che ti tira su e un repentino acquazzone che ricorda una primavera quasi terminata ma ancora non vissuta, sto in attesa. In attesa di che o di chi un progetto tutto da definire. Ah avessi la sfera di cristallo... anzi no, meglio di no. Scrivere sul posto di lavoro, interrompendo a tratti quando entra qualche cliente, aiuta a spingere avanti e indietro: un attimo nella polvere e subito dopo sull'altare.
Poi, inaspettato entra un dolce sorriso accompagnato da una delicata signora. Sembra un etereo angelo sceso dal cielo a tenderti la mano e dirti "Basta!” uno sguardo e la richiesta di una penna dorata per scrivere dei biglietti per le sue nozze d'oro. La sua voce sembra di un altro pianeta, è calda e confortevole.
Ci trafiggiamo l'anima incrociando i nostri occhi, sento salire un'onda di commozione, boh sarà che vivo un momento di corde sensibili. Ha lasciato Roma insieme al marito, da pensionati vivono in un castello di un paesino della Sabina, dove vendono immobili a poco prezzo pur di evitarne la scomparsa. Mi descrive estasiata il panorama della mattina con la nebbia a fiocchi che saliva dalla vallata.
Mi chiede "Cosa posso scrivere oltre al numero 50?"
“50 anni d'amore - rispondo - perché solo l'amore può darti tanta serenità”. Mi guarda, approva. Eccola la sferzata di energia che mancava! Se è vero che niente avviene per caso... ringrazio, se esiste, quel qualcuno che me l’ha mandata.
Non l’ho mai vista, non so il suo nome, forse non la vedrò più ma avrà sicuramente un posticino nel mio cuore. Alzo gli occhi dal foglio, entra una bella signora anziana, ci guardiamo, a stento mi riconosce e io la sua voce: un altro angelo che avevo incontrato in ospedale, nel letto accanto a me nei miei giorni più difficili, è venuto a trovarmi!