di Franco Pica - È una doppietta sensazionale, in una splendida mattinata per la squadra italiana che festeggia anche due argenti nella marcia. Ma il protagonista è ancora il reatino, atleta-simbolo della manifestazione per aver conquistato due titoli individuali. E ancora con una prova di carattere e di qualità agonistiche straordinarie. Il salto vincente è a 2,15 alla seconda prova, una quota che soltanto l’azzurro riesce a superare dopo aver rischiato di rimanere fuori dal podio. Alla misura precedente di 2,13 sbaglia per due volte, in una gara iniziata senza problemi a 2,04, 2,08 e 2,11, e si ritrova quinto in classifica, prima di andare a segno con il terzo e ultimo tentativo per risalire al terzo posto provvisorio. Poi il colpo di classe del talento allenato dalla mamma-coach Khaty Seck e dal papà ex altista Marcello (2,27 di personale) non lascia scampo agli avversari: secondi a pari merito il cipriota Michalis Christofi e il polacco Jakub Walecki con 2,13, quarti invece il greco Andrea Mita e l’altro atleta di Cipro, Georgios Yiazos, sempre a 2,13. Due su due per il 17enne cresciuto nella Studentesca Rieti Milardi, da poco entrato nelle Fiamme Oro, che si cimenta anche in un salto nullo a 2,20 cercando di migliorare il record personale (2,17 nella scorsa stagione) e poi decide di chiudere la gara. Una gioia che si aggiunge a quella del salto in lungo di due giorni fa, dominato con il clamoroso balzo a 8,04 dal capitano della squadra azzurra.
MATTIA FURLANI: “VINCERE ANCORA È INCREDIBILE” - “Un’emozione unica! L’oro nel lungo era già qualcosa di straordinario - racconta Mattia Furlani - e vincere ancora è incredibile. È stata una gara difficile, perché ero stanco dal punto di vista muscolare. Ma sono riuscito a riprenderla al punto giusto nonostante gli errori, il salto a 2,15 era davvero bello e l’importante era conquistare l’oro. Ma ero sicuro di andare forte in entrambe le gare, per questo ho scelto di farle tutte e due. A spingermi anche gli altri azzurri che hanno fatto un tifo assurdo, sono orgoglioso di essere il capitano della squadra. Ora voglio solo pensare a godermi tutto questo”.
07_07_22