Gennaio 2023

ELEZIONI

ROCCA "LAVOREREMO AFFINCHÉ OGNI PROVINCIA ABBIA UN ASSESSORE"

politica

"Questa è una terra che ha dato lacrime e sangue e non meritava di essere trascurata così - ha così esordito il candidato del centrodestra Francesco Rocca davanti ad una sala dei Cordari gremita, in cui si è svolto il primo appuntamento reatino di incontro con gli elettori - Vivo una forte emozione, so che può risultare retorico e speculativo ma chi mi conosce sa. Quella mattina del 2016 sono arrivato all'alba e quell'organizzazione che credo di aver presieduto con onore, abbia dato il massimo per servire quella comunità. Ho fatto in modo che la prima opera che venisse consegnata fosse quella della Croce Rossa che consente un luogo di aggregazione. Ma sono sicuro che oggi con il commissario Castelli si cambierà marcia." Alla richiesta di un assessore reatino risponde "Lo trovo assolutamente ragionevole. Lavoreremo su questo: tutte le province devono avere una rappresentanza nell'esecutivo regionale". Insiste poi sulle infrastrutture, sui dieci anni sprecati dalla Regione "Raddoppio della Salaria e la ferrovia sono opere da fare subito, si poteva già dare avvio alla progettazione, ai primi passi. Tra l'altro sia la Passo Corese-Rieti sia l'allargamento della Salaria sono opere finanziate. Abbiamo borghi meravigliosi ma senza poterli raggiungere saranno presto abbandonati. Non è solo la vostra provincia abbandonata, una visione romano-centrica l'ha fatta dimenticare insieme alle altre". Ed incalza "La culla d'Europa, con questo patrimonio straordinario, senza un assessorato alla cultura! L'80% dei turisti si ferma a Roma e senza infrastrutture non potremmo mai mostrar loro le ricchezze della nostra terra sotto ogni punto di vista." E poi ovviamente la sanità "Le liste d'attesa del Reatino sulla cardiologia ed altro sono scandalose e quindi dovete mettere le mani in tasca ed arrivare fino a Roma. Noi paghiamo miliardi di euro ai privati accreditati per offrire prestazioni e non è giusto che non siano controllate: il ReCup deve essere uno, pubblico e privato deve avere un unico punto d'accesso: questo è ciò che faremo nei primi cento giorni in caso di governo". Parla della sua positiva esperienza dell'apertura dell'ospedale Sant'Andrea spin-off del Policlinico Umberto I, di cui fu commissario  dal 2002 e, sino al 2007, direttore generale, mettendo in evidenza l'incapacità invece della Regione di impiegare persino i fondi stanziati. "La sanità reatina deve ripartire ci metto la faccia. Ritroviamoci il 14 febbraio per festeggiare l'amore per la nostra Regione".

27_01_23

ph M. D'Alessandro

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