E' morta Michela Murgia, scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista italiana, aveva dichiarato pubblicamente di avere un cancro al quarto stadio e di avere un'aspettativa di pochi mesi di vita. Aveva accettato la sua malattia e ne parlava pubblicamente, un racconto spiazzante che aveva avvicinato persone molto lontane dal suo mondo "Da come sta mettendo in scena la propria morte, con la scrittura di un libro di racconti e l'oralità della comunicazione ai giornali, la distanza si accorcia e ne viene un vivo interesse umano che ha più dell'ammirazione che della compassione". Aveva scritto di lei Giuliano Ferrara non nascondendo tutta la sua stima. Michela Murgia fu ospite della nostra città dove vinse nel 2011 il premio letterario Citta di Rieti (in foto galleria), dominando sin dal primo spoglio la classifica e battendo un beniamino del pubblico quale era (ed è) Alessandro D'Avenia in corsa con "Bianca come il latte rossa come il sangue". La scrittrice sarda (nata a Cabras nel 1972) aveva esordito con "Il mondo deve sapere" un diario tragicomico da cui Paolo Virzì aveva tratto spunto per il film "Tutta la vita davanti". Accabadora, con cui vinse anche il premio Campiello, era invece la storia della vecchia Bonaria, della piccola Maria e del loro legame speciale in una Sardegna dove la vita e la morte non sono mai dimensioni individuali. Una storia che la giuria popolare reatina aveva amato particolarmente, premiandola. Nel 2019 era tornata in città ospite di 'Liberi sulla Carta' leggendo "Canne al vento" di Grazia Deledda. Il suo ultimo lavoro 'Tre ciotole' era uscito il 16 maggio.
10_08_23