“Con tutti i problemi che ci sono sul territorio di Cantalice, il signor sindaco sta ancora pressando la Regione Lazio per improbabili opere sul Terminillo?” Non le manda a dire Paolo Dionisi, capogruppo di minoranza per “Destra Sociale” in “Fratelli d’Italia”, alla maggioranza di centrosinistra che guida il Comune di Cantalice. “Dopo aver perso i ricorsi del Tsm2 e dopo aver ammesso a me medesimo che questa amministrazione non ha soldi – prosegue il consigliere - , veramente hanno intenzione di impegnare risorse in opere faraoniche, delle vere e proprie chimere raffazzonate bocciate persino dai loro predecessori? Va bene che hanno iniziato la campagna elettorale ben un anno prima, ma pungolarsi sul tasto dolente del Terminillo proprio è autolesionismo. Tutto questo per un’autorimessa? In questi giorni in cui la nostra Nazione è scossa dal dramma dell’alluvione dell’Emilia Romagna e delle Marche, e dopo aver segnalato a più riprese le briglie e gli invasi pieni di breccia e rifiuti nel Fosso del Vallone e nei rivoli immissari, siamo sicuri che siano queste le priorità per il nostro territorio?”. La cronaca locale cantaliciana è piena, fortunatamente, di iniziative private che sopperiscono le mancanze di questa amministrazione lacunosa: cunette liberate da cittadini, sfalci d’erba fai da te. “Ma pensare – conclude Dionisi, sostenuto dagli altri consiglieri di minoranza Carlo Rossi e Claudio Miccadei, - di sistemare il tratto di fosso che lambisce la casa dove il sindaco vive, uno dei tratti meno bisognosi vista la distanza dalle abitazioni, è veramente limitativo e circoscritto. E molte persone si sono lamentate dell’eccessiva attenzione alle ‘zonette’ di suo diretto interesse. Agli esperti di marketing elettorale non sarà sfuggito questo build-up”.