a cura di M. Antonietta DIONISI

Dicembre 2020

LA BOTTEGA DELL'ARTE

COS'È ORA LA NORMALITÀ?

arte, artigianato

(di M.Antonietta Dionisi) - Ecco... mi piacerebbe, per una volta, scrivere una pagina bianca, una pagina aperta a voi, cari lettori. Vedere i vostri colori, le vostre idee, le sensazioni, i sogni, sarebbe una piccola lanterna a dare luce su un sentiero accidentato, un filo che potrei seguire di qua dalla mia solita veste. Potrei essere io, in un momento non facile, a lasciarmi guidare da voi, che usereste le vostre sfumature preferite, plasmereste materiali piacevoli da toccare; io mi adagerei tra le vostre pagine colorate, profumate, morbide, assaporando una quiete come dopo la tempesta, con un senso di leggerezza e protezione.

Potrei lasciarvi il foglio bianco per i vostri schizzi di tramonti infuocati, di albe luminescenti, di stelle cadenti, di folletti e unicorni variopinti per i vostri bambini e io per un po' riposerei le mani, il cuore e la mente in cerca di nuova carica. Intanto questo foglio di nuovo si va componendo, a due, quattro, cento mani, perché non sono sola qui adesso, vi sento intorno a me, che mi spingete: avanti, avanti, ma avanti dove? Non lo so, stavolta davvero non so: tutto ha una dimensione diversa, le colonne di riferimento a cui  durante l'anno solitamente ci aggrappavamo, in una ciclicità rassicurante, si sono sgretolate e dobbiamo riedificare un tempio nuovo di cui dobbiamo ancora studiare il progetto.

L'esperienza di questo momento, che sembra non finire mai, ha messo a nudo tutte le nostre fragilità, nessuno è mai pronto alla caduta di quelle che chiamiamo certezze, ma dobbiamo comunque crearne di nuove, senza ricercare la tanto agognata “normalità”, visto che non  sappiamo più neanche definire questo concetto e della cui labilità non ci eravamo mai accorti. Ecco perché vorrei che foste voi a scrivere questa pagina, per capire da dove ripartire e per andare dove, io sono qui, con tanti lavori iniziati, saltando da uno all'altro in cerca della priorità di ognuno di loro, sembrano tutti sulla stessa scala, piano piano li terminerò tutti per una vetrina di Natale che arriverà imperterrito, ma che bisognerà vivere con spirito diverso: chissà che alla fine potremo tornare per un anno, a riscoprire il calore della famiglia. A voi le ultime righe.

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