"Il PD di Cantalice continua a girare su sé stesso e al contempo a vuoto, afono di una visione futura e pragmatica e generalizzata. Occorre che il partito, capitanato dal sindaco Silvia Boccini, eviri le residue speranze di riaprire un discorso chiuso da sentenze definitive del Tar e da pareri della Regione Lazio, che a torto o a ragione necessitano di voltare pagina”. Non le manda a dire Paolo Dionisi, capogruppo di minoranza in forza a “Destra Sociale” in Fratelli d'Italia, forte di un consenso popolare riconosciuto da più parti della cittadinanza non attiva. “Basta dissanguare le tasche dei cittadini di Cantalice. Occorre un passo di lato e ammettere una sconfitta cocente.
Alla fine spenderemo più soldi in avvocati che in progetti, e le strade nel frattempo sono piene di buche”. Il commento del candidato a sindaco per le prossime elezioni comunali, in programma, a meno di insperate sorprese, per il prossimo maggio, è inerente a un articolo apparso sulla stampa locale, dove il sindaco ha attaccato le scelte degli organi superiori ed etichettando il progetto rimodulato come un “piccolo parco giochi”. “Ma quale – prosegue Dionisi – quello del Bivio di Poggio Bustone, una piazza che da più di venti anni attende di essere terminata? O quello agli antipodi, a Santacroce, lasciato nell'incuria? E chi dovrebbe elargire questi finanziamenti in caso di riapertura che il comune ha pronti da investire? Evidentemente non saranno presi dal bilancio, prosciugato da progettini. Verranno forse da Melilli, che ha lasciato la politica? O dalla Regione Lazio?”. Destra Sociale spera è che il paese riemerga da questo torpore in cui è stato trascinato da una classe dirigente che di lungo non ha da tempo più la vista. “Per dirla con un proverbio: “errare è umano, ma perseverare è diabolico”. Perchè far perder ulterior tempo a tutti?